Nato a Zevio il 25 agosto 1879, frequenta il Liceo Classico a Verona; laureatosi in lettere a Padova, si trasferisce in Olanda, dove trascorre otto anni di fervida attività, approfondendo le sue conoscenze letterarie e linguistiche e fondando a L’Aia una scuola dantesca, segno della sua volontà di diffusione della cultura italiana.
Tornato in Italia e nominato vice-console per meriti culturali, è professore in varie città, ricoprendo anche incarichi ministeriali a Marsiglia, dove viene inviato come regio consulente. Dal 1929 si stabilisce definitivamente a Verona e insegna lingua e letteratura francese a numerose generazione del Liceo Classico “Scipione Maffei”.
Collaboratore a giornali e riviste, traduttore e poeta, con la raccolta Le Grazie vince il Premio Nazionale Gastaldi 1952. Muore a Verona il 4 aprile 1963.
Così descrive la sua patria in queste due quartine:
Tre strade che si affrettano a una chiesa,
maritata da secoli a un castello,
e incontra, candida opra di scalpello,
Santa Toscana con la man distesa
Santa Toscana tien alta la mano,
minaccia il fiume e benedice il piano
e le casette tripartite in crocchio,
come un branco di pecore in ginocchio.
Gli è dedicata una via del capoluogo.
Pagina aggiornata il 11/07/2024